Storia del mobile
Oggi parliamo della credenza

News 19 mar 2020

La credenza è uno dei mobili che maggiormente dona alla casa un’atmosfera calda e accogliente. È il mobile protagonista della sala da pranzo, dove non dovrebbe mai mancare, proprio come il tavolo e le sedie.

La storia della credenza è una storia antichissima: nasce infatti nel Seicento come mobile per la stanza dei banchetti nelle case nobiliari. Originariamente era un semplice cassone basso e lungo su cui si disponevano i cibi prima di offrirli ai commensali.
Con il susseguirsi delle diverse epoche, la credenza ha avuto una lunga evoluzione e assunto varie forme, dotandosi di ante, vetrine e cassetti per riporre piatti, bicchieri, gli utensili da cucina e conservare gli alimenti.

E la sua funzione non è mai cambiata anche con il passare dei secoli: tutt’oggi la credenza viene utilizzata per esibire i servizi preziosi, l'argenteria, le porcellane e le bottiglie pregiate.

Molto curiosa è l’origine del suo nome. Deriva da un rituale detto “servizio di credenza”, che veniva regolarmente svolto presso le tavole delle famiglie nobili nel XVII secolo.
All’epoca era frequente ricorrere all’avvelenamento dell’avversario o della persona ostile come mezzo per risolvere problemi e conflitti, approfittando dell’usanza, assai ricorrente per la nobiltà del tempo, di organizzare feste e banchetti.

Per tutelarsi da ogni rischio, le famiglie nobili si avvalevano del lavoro del Mastro Credenziere, un servitore fidato addetto all’assaggio preventivo delle pietanze che avrebbero dovute essere loro servite: queste venivano tutte disposte su un lungo banchetto e il servitore le assaggiava per verificare la loro salubrità; dopo aver finito – ovviamente nel migliore dei casi – esclamava: “Signori, vi è stato offerto servizio di credenza!”.

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