Cucina pulita e in ordine
I miei consigli su materiali e spazi

News 24 ago 2020

Quando si progetta una cucina, oltre all’estetica, si deve assolutamente tenere conto della sua funzionalità, dalla distribuzione degli spazi alla scelta dei materiali: la cucina deve poter essere utilizzata in maniera semplice e pratica e allo stesso tempo deve essere facile e veloce da pulire.
Per avere una cucina pulita e in ordine si deve quindi partire da una attenta progettazione, prestando una particolare cura alla scelta dei materiali e alla distribuzione degli spazi.
Questa esigenza è sentita oggi più che mai, visto la tendenza sempre attuale alla progettazione degli open space, nei quali la cucina è a vista, direttamente affacciata sulla zona giorno: la cucina deve necessariamente essere sempre pulita e in ordine, essendo in piena vista nell’ambiente più importante della casa.

Organizzare gli spazi
Nel progettare la cucina si devono predisporre mentalmente tre zone distinte: una adibita ai pasti, con tavolo e sedute; una adibita alla preparazione del cibo – quella che maggiormente si sporcherà e sarà in disordine; una adibita alla dispensa per la conservazione degli alimenti e per riporre tutti gli utensili – questa area dovrebbe preferibilmente essere chiusa, per garantire una visione di insieme più ordinata possibile.
Assai importante nella progettazione della cucina è il piano di lavoro: è fondamentale per poter cucinare in comodità. Sarebbe bene non ingombrarlo con elettrodomestici e accessori vari, che rubano spazio e catturano polvere e si possono facilmente sporcare durante le operazioni di cucina – macchie, schizzi, ecc. È anche per questo che lo spazio dedicato alla dispensa, sia essa a muro, o un mobile o una capiente cassettiera, è importante: tutto quello che riusciamo a riporvi non si sporca ed è quindi più facile da gestire – niente cose da lavare e spolverare in continuazione – e, in più, l’impatto visivo sulla cucina ci restituisce un’immagine pulita e ordinata.

La scelta dei materiali
La regola numero uno è: scegliere materiali sì belli, ma soprattutto pratici.
In fin dei conti sono messi quotidianamente alla prova da schizzi d’acqua gocce di olio, mani sporche, ecc…

Ecco alcuni dei materiali più frequentemente utilizzati:

• acciaio: è molto pratico, si pulisce velocemente con un panno umido o con detergenti alcoolici in caso di unto. Se satinato non crea problemi con gli eventuali segni delle mani. Se antigraffio può essere addirittura usato come base per il piano lavoro. Resiste ai liquidi acidi come il succo di limone e al calore;

• finiture laminate: sono molto pratiche da pulire poiché resistenti ad ogni detergente e sono impermeabili. Da tenere presente, però, che essendo materiali trattati con resine, si danneggiano con il calore e si possono graffiare: è, quindi, consigliabile non usare queste superfici come piano di lavoro – basta utilizzare sottopentola e taglieri;

• finiture laccate lucide: le ante lucide danno luce alla cucina, a patto che siano però impeccabilmente pulite; basta, infatti appoggiarvi un dito per lasciarvi un’impronta. Sono sconsigliate se si cucina davvero molto o se si hanno bambini piccoli;

• vetro: le ante in vetro sono molto belle da vedere, ma quando il contenuto del mobile è carino e ordinato, come, per esempio, piatti, bicchieri, tazze e tazzine; da evitare con i mobili che contengono gli alimenti e gli elettrodomestici: fra confezioni tutte diverse, alcune aperte altre chiuse e cavi elettrici, l’impatto visivo sarebbe caotico.




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